Modelli meteo Denizli ad alta risoluzione WRF,CFS,WWW3 per eolico, fotovoltaico, protezione civile.
    Il modello per le previsioni meteo 16 giorni Denizli è aggiornato regolarmente secondo una cadenza atipica.
    Inoltre sono disponibili previsioni meteo 16 giorni Denizli per 7000 comuni italiani e 8000 location nel mondo
    
Come ci aspettavamo siamo andati incontro ad un 
cooling stratosferico(raffreddamento con ripartenza del VPS/VPT),e 
superamento tramite un (ESE) Extreme Stratospheric Event 
NAM>+1.5 con caduta geopotenziale su tutta la colonna isobarica(1470dam in prossimità della tropopausa),rinforzo delle vorticità potenziali su tutti i piani isoentropici.
In pratica una vera mazzata per gli amanti di gelo e neve sul mediterraneo. Ecco dunque i tasselli che hanno orientato gran parte della 
prima meta’ di febbraio verso un blocco zonale alto,con 
anticicloni e mitezza inchiodati alle basse 
latitudini mediterranee,ove abbiamo puntualmente assistito ad 
un’anticipo di primavera.Si conferma pero’ anche il 
successivo tracollo troposferico(assalto della wave aleutinica),con split parziale durante la seconda decade del mese.Tale presupposto con forte elliticizzazione del 
VPS/VPT verso l’east coast statunitense sta gettando le basi per 
il ritorno del freddo imminente e gia' in atto su molte aree della 
Russia europea,Scandinavia,Balcani ed 
entro la terza decade sulla nostra penisola(attorno al 22-28).Cio' a testimonianza che quest’anno la troposfera sta facendo un vero braccio di ferro con la stratosfera. 
 SITUAZIONE TELECONNETTIVA GENERALE:
SITUAZIONE TELECONNETTIVA GENERALE:
Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio bivio con il collassamento del lobo asiatico del VP e conseguente calo del PNA index e relativa tensione zonale pacifica con conseguente ondulazione del js con risalita a supporto di essa di masse d’aria particolarmente calde.
Ci attendiamo dunque un’ondulazione di 
aggancio tra 22-28 tra l’azzorriano e lo scand++(generato dalla divergenza del getto),con 
intrusione di masse d’aria fredde continentali attraverso la porta balcanica verso il 
settore adriatico. Poi si 
evolvera’ rapidamente verso uno sganciamento 
altopressorio con inversioni termiche anche accentuate inizialmente,con successiva  ripresa termica. Nel contempo passeremo verso 
un nuovo pattern che andra’ a dominare la 
prima parte del mese di 
marzo con 
effetti differenti nel corso del mese e poi in aprile.Ci dovremmo aspettare uno stazionamento della 
figura dello scand+ come vero dominatore di questo finale invernale ,e della prossima stagione primaverile(evidente anche dal ridimensionamento delle anomalie scandinave).Cio' lascerebbe scoperto in prima istanza 
un canale ondulato oceanico che ci terrebbe compagnia per la 
prima parte del mese di marzo con brevi 
pause altopressorie ed un contesto contraddistinto da abbondanti 
precipitazioni specie su aree esposte alle correnti oceaniche.Ci sara’ probabilmente anche lo spazio per 
un ultimo colpo di reni invernale,con ritorno di gelo e neve non eccezionale vedendo anche l’andamento di molti anni 
nella seconda parte del mese appare alquanto probabile,e viene surrogato dalla 
permanenza di gpt alti in area scandinava.Si manterranno infatti i 
presupposti per tenere in vita un lago gelido ad est dello scand+ da cui attingere nella seconda parte del mese.Ci sono i presupposti anche lagati dopo il continuativo cooling in atto(NAM oltre +2),per avere anche un rimbalzo 
stratosferico con possibile FINAL WARMING,con passaggio di consegne verso il pattern della bella stagione con un passaggio del tutto fisiologico anche se potrebbe essere anticipato  quest’anno, l'ozono in presenza delle maggiori radiazioni che ormai raggiungono la atmosfera polare, uscita dai suoi 6 mesi di assenza di luce, inizia a essere suddiviso in radicali ossigeno e in ossigeno molecolare, dando il via libera ad  un aliquota di energia che si trasforma in calore, questo processo delicato rende le basi per avere un riscaldamento chiamato in questo punto della stagione come 
FINAL WARMING con 
insediamento di un hp al posto del VP.Tale 
situazione genera pero’ i presupposti per 
irruzioni di aria fredda anche tardive.
Marzo ed aprile dunque potrebbero essere 
ricchi di precipitazioni ,ma con bruschi 
ritorni di freddo e neve alle basse quote,specie tra 
seconda parte di marzo e primi di aprile.
 
 
PREVISIONI PER L’ITALIA:
ITALIA SETTENTRIONALE:
Mese di 
marzo che risentira’ 
nei primi giorni di temperature basse legate al precedente ritorno invernale,con 
tempo inizialmente stabile.A partire dalla 
seconda parte della prima settimana del mese e’ lecito attendersi la distensione di saccature di matrice oceanica con t
ermiche in incremento ma normali per il periodo,
neve a quote di montagna e ventilazione apprezzabile dai quadranti occidentali.Assisteremo a pause 
brevi altopressorie tra una saccatura e l’altra.Lo sguardo poi si pone per un possibile 
sblocco meridiano a cavallo tra la fine della seconda e la terza decade di marzo,con brusco 
calo termico e 
possibili nevicate collinari o basso-collinari sulle aree orientali.Aprile risentira’ in prima fase della circolazione fredda ed instabile da N/e,con successiva stasi altopressoria di breve durata.Probabilemente poi le 
saccature oceaniche si spingeranno sempre piu’ ad ovest,con convergenza perturbata ma 
via via piu’ mite sullo stivale a partire dalla meta’ di aprile.
ITALIA CENTRALE:
Mese di 
marzo che risentira’ 
nei primi giorni di temperature basse legate al precedente ritorno invernale,con tempo inizialmente 
stabile.A partire dalla 
seconda parte della prima settimana del mese e’ lecito attendersi la distensione di saccature di matrice oceanica con t
ermiche in incremento ma normali per il periodo,neve a quote di montagna e ventilazione apprezzabile dai quadranti occidentali con 
quadro precipitativi importante sui versanti di ponente e meno su quello adriatico.Assisteremo a 
pause brevi altopressorie tra una saccatura e l’altra.Lo sguardo poi si pone per un possibile s
blocco meridiano a cavallo tra la fine della seconda e la terza decade di marzo,con brusco 
calo termico e possibili nevicate collinari o basso-collinari sulle aree adriatiche.Aprile risentira’ in prima fase della circolazione fredda ed instabile da N/e(neve alle quote alto collinari),con successiva stasi altopressoria di breve durata.Probabilmente
 poi le saccature oceaniche si spingeranno sempre piu’ ad ovest,con convergenza perturbata ma 
via via piu’ mite sullo stivale a partire dalla meta’ di aprile.
ITALIA MERIDIONALE:
Mese di 
marzo che risentira’ nei primi giorni di 
temperature basse legate al precedente ritorno invernale,con 
tempo inizialmente stabile.A partire dalla 
seconda parte della prima settimana del mese e’ lecito attendersi la distensione di saccature di matrice oceanica con 
termiche in incremento oscillanti dal 
sopramedia nei pre-frontali e normali nell’ingresso delle saccature con ventilazione apprezzabile dai quadranti occidentali,con 
precipitazioni specie sui settori tirrenici e ionici.Assisteremo a 
pause brevi altopressorie tra una saccatura e l’altra specie all’estremo sud a carattere di pre-frontale.Lo sguardo poi si pone per un possibile sblocco meridiano a cavallo tra la fine della seconda e 
la terza decade di marzo,con brusco 
calo termico e possibili nevicate collinari o basso-collinari 
sulle aree orientali.Aprile risentira’ in prima fase della circolazione fredda ed instabile da N/e,con successiva s
tasi altopressoria di breve durata.Probabilmente poi le saccature oceaniche si spingeranno sempre piu’ ad ovest,con convergenza perturbata ma via via piu’ mite sullo stivale a partire dalla 
meta’ di aprile e termiche sopramedia sul meridione tipica delle situazioni ad elastico(pre-frontale).
TENDENZA SUCCESSIVA MAGGIO:
La permanenza di gpt alti alle alte latitudini potrebbero 
alternare intrusioni instabili e fresche,con successivi sprofondamenti occidentali delle saccature,il tutto in questo secondo caso 
specie da meta’ maggio darebbero il via per 
la prima onda di calore sul settore mediterraneo.