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Previsioni stagionali inverno 2011 ed anteprima 2012
16.10.2011
 
Previsioni Stagionali autunno inverno outlook 2011Previsioni stagionali lungo termine per l' inverno 2011-2012. Apriamo ovviamente come di consueto con la comparazione con il precedente outlook, dove nella precedente emissione si sono avuti ottimi riscontri delle nostre analisi con l'ultimo periodo trascorso...


COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK:


La comparazione con l'outlook precedente evidenzia una sostanziale conferma del quadro di anomalie precedenti ,con un andamento prettamente di stampo meridiano,con tendenza in ultima decade ad interazioni oceaniche.

SITUAZIONE TELECONNETTIVA GENERALE:

Sta tornando a farci visita la NINA specialmente nella maturita' della prossima stagione invernale e con valori che rispetto alle precedenti tendenze non raggiungera' valori tali da definirla strong e risultera' debole/moderata e comunque in grado di influenzare la grande circolazione,con possibile evoluzione al ribasso dunque nei classici connotati strong dopo il mese di febbraio.Gli effetti di tale episodio di ENSO- si fara' sentire nella seconda parte dell'inverno con la neutralizzazione dei forcing specie pacifici in area WPO,e con una ripresa dell'ARTIC-OSCILLATION che nella prima fase stagionale(novembre-dicembre)avra' picchi negativi. Questa ripresa legata all'effetto contenitivo della NINA sara' collegato anche alla recente ripresa dell'AP INDEX(attivita' solare),con il vortice polare che da fine dicembre riprenderebbe vigore. Torneremo su tale eventualita' successivamente,ma stiamo gettando le basi per un coriaceo SCAND+ nel trimestre freddo,con frenata zonale e partenza invernale tra novembre e dicembre con alcune incursioni medio-alte di latitudine(non UK) in convergenza nella primissima fase del trimestre freddo con depressioni in ingresso dal basso-atlantico. Poi passeremo specie da meta’/fine dicembre ad un inverno concentrato tra adriatiche e balcani.L’assetto configurativo attuale mostra il lento percorso identificato nei vari step e che ci condurra’,verso un novembre dinamico dal sapore quasi invernale.Siamo partiti da una difficile penetrazione zonale nel mese di ottobre,favorita anche dalla dislocazione delle ssta a ridosso delle coste europee atlantiche,favorenti una maggiore attivita’ meridiana sterile specie al nord e tirreniche,ma le cose in terza decade tendono a demarcare quegli ingressi atlantici innestati al precedente percorso meridiano ed in grado,di apportare precipitazioni anche su aree fino ad ora in ombra pluviometrica.Gettiamo le basi per un mese di novembre,improntato ad una severa fase di maltempo in molte fasi,con fase di forte raffreddamento per l’area europea centro-orientale e settore russo.Si aprira’ la classica fase da convergenza piu’ occidentale,con strutturazione del tripolo negativo,e fasi favorevoli ad assi delle avvezioni fredde piu’ alte,Ecco perche’ le prime fasi stagionali esporranno tra novembre e prima parte di dicembre ,le aree settentrionali ad episodi invernali.Tutto cio’ poi evolvera’ verso quella chiusura zonale indotta dall’accoppiata PDO- e di AMO positiva,con blocco alle correnti oceaniche e fase gelida e nevosa tra seconda parte di dicembre e prima parte di gennaio specie settori adriatici esposti.
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Anche il modello matematico CFS indica la strada tracciata dall'evoluzione teleconnettiva








PREVISIONI PER L’ITALIA:


ITALIA SETTENTRIONALE:

Fase climatica tra fine ottobre e prima parte di novembre che svoltera’ verso una decista dinamicita’,con contributi umidi e freschi di stampo oceanico e termiche in netto ridimensionamento.Probabilmente dopo una temporanea fase altopressoria in parte della seconda decade,avremo un brusco arrivo di freddo,con neve che scendera’ a quote medie sulle alpi,con forte maltempo che si protrarra’ per gran parte del mese specie per aree alpine e settori nord-orientali del settentrione,il tutto per una convergenza atlantica con aria artico-marittima.Non e’ da escludere nel corso dell’ultima settimana del mese le prime nevicate a quote basse su alcune aree del settentrione,in attesa di una fase pienamente invernale attesa attorno alla prima settimana di dicembre,quando arriverebbe la prima nevicata in pianura,per una possibile retrogressione continentale.

ITALIA CENTRALE:

Dopo una lunga fase improntata ad una costante meridianita’,gradualmente le correnti oceaniche da fine ottobre guadagneranno terreno,con prime consistenti precipitazioni su versanti tirrenici e solo ad ondate su quelli adriatici,in un contesto termico costante senza eccessi sino alla prima parte del mese di novembre.Potremmo avere una fase piu’ stabile attorno alla seconda decade mensile,con ricaduta perturbata e piu’ fredda di stampo artico-marittimo dopo il 19,in un contesto ventoso a tratti perturbato,con neve appenninica dagli 800m.    Da tenere d’occhio nell’ultima parte del mese una prima spruzzata di neve a quote collinari su settori Romagnoli,Marchigiani e Umbri(500m),a quote alto collinari altrove.Attesa probabilmente una prima fase gelida seppure un po marginale a fine prima decade di dicembre,con neve a quote collinari su molti settori.



ITALIA MERIDIONALE:

Dopo una lunga fase improntata ad una costante meridianita’,gradualmente le correnti oceaniche da fine ottobre guadagneranno terreno,con prime consistenti precipitazioni su versanti tirrenici e solo ad ondate su quelli adriatici e ionici ove localmente in alcune fasi saranno molto intensi,in un contesto termico costante senza eccessi sino alla prima parte del mese di novembre.Potremmo avere una fase piu’ stabile attorno alla seconda decade mensile,con ricaduta perturbata e piu’ fredda di stampo artico-marittimo dopo il 19,in un contesto ventoso a tratti perturbato,con neve appenninica dagli 1200m.    Da tenere d’occhio nell’ultima parte del mese una fase di forte maltempo specie aree del basso tirreno,con temporali e graupel.Attesa probabilmente una prima fase gelida seppure un po marginale a fine prima decade di dicembre,seppure sul meridione sara’ la linea di demarcazione tra la risalita umida e piu’ mite,e l’aria gelida piu’  a nord,in un contesto depressionario e perturbato.


 

TENDENZA SUCCESSIVA: DICEMBRE/PRIMA PARTE GENNAIO FORTE GELO E NEVE

Le principali indicazioni su base teleconnettiva non fanno che indicare,una tendenza ad azioni di blocco sulla tensione zonale atlantica,con lobo siberiano del VPT in parziale retrogressione dalla porta continentale.Dopo parziali ed iniziali approcci alti,nella seconda parte di dicembre e prima parte di gennaio,le quotazioni per una lunga fase gelida sono abbastanza alte,con la porta russa spalancata dal blocco atlantico.La lenta risalita della NAO e un’AO neutra in risalita potrebbero indicare un episodio anche molto rilevante,specie per il centro-sud adriatico in termini di convergenza nevosa e gelida,seppure il massimo del gelo potrebbe investire gran parte del vecchio continente,e penalizzare con ghiaccio e disagi le aree settentrionali del paese.



 
 
 

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