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I SEGNI DELLA NATURA, OVVERO UN MONDO DI PROVERBI, MASSIME ED ADAGI SUL TEMPO.

Molte di queste credenze popolari sul tempo sono poco più che superstizioni, praticamente inutili, altre, basate sui ritmi della natura, possono fornire indicazioni anche precise sul cambiamento del tempo. Il proverbio, diceva Aristotele, " è un avanzo dell'antica filosofia, conservatosi fra molte rovine per la sua brevità ed opportunità". Cogliamo anche noi l'occasione per conoscere o rinfrescare la nostra mente, con i detti più conosciuti dalla tradizione popolare.



PROVERBI ITALIANI.

Rosso di sera, bel tempo si spera: rosso di mattina, pioggia si avvicina.

Quando è seren, ma la montagna è scura, non ti fidar, che non è sicura; quando è chiara la montagna, mangia, bevi e và in campagna.

Nebbia bassa, buon tempo lascia.

Quando lampeggia da tramontana, è segno di caldana.

Tempo rimesso di notte, non vale tre pere cotte.

Quando la rana canta, il tempo cambia.

Quando la vacca tiene il muso in su, brutto tempo viene su.

Quando il tempo si muta, la bestia starnuta.

Quando il gallo canta nel pollaio acqua aspetta sotto il grondaio.

Aria bassa, senz'acqua non passa.

Nuvole da ponente non si levano per niente.

Quando le nuvole fanno la lana, se non piove quel dì piove quella settimana.

Quando mordono le mosche, le giornate si fanno fosche.

Nè acqua senza vento, nè vento senza acqua.

Acqua minuta, bagna e non è creduta.

Pioggia con sole durare non suole.

Cerchi vicino, acqua lontano, cerchi lontano, acqua vicina.

Dopo la neve, buon tempo ne viene.

Quando nevica sulla foglia, è un inverno che fa voglia.

La neve marzolina dura dalla sera alla mattina.

Anno nevoso, anno fruttuoso.

Per la Santa Candelora, se nevica o se plora, dell'inverno siamo fora; ma se c'è sole e tira vento, dell'inverno siamo dentro.

Guai a quell'anno che l'uccello non fa danno.