Modelli meteo Mesa verde national park ad alta risoluzione WRF,CFS,WWW3 per eolico, fotovoltaico, protezione civile.
    Il modello per le previsioni meteo 16 giorni Mesa verde national park è aggiornato regolarmente secondo una cadenza atipica.
    Inoltre sono disponibili previsioni meteo 16 giorni Mesa verde national park per 7000 comuni italiani e 8000 location nel mondo
    
COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK:
 
 
 
La comparazione con il precedente   outlook evidenzia l’arrivo della fase umida e perturbata di stampo   oceanico,come era nelle attese delle precedenti tendenze tra terza   decade di ottobre e prima parte di novembre con una pausa a seguire.
  
 
  
SITUAZIONE TELECONNETTIVA GENERALE: 
Sta tornando a farci visita la NINA specialmente nella maturita' della prossima stagione invernale e con valori che rispetto alle precedenti tendenze non raggiungera' valori tali da definirla strong e risultera' debole/moderata   e comunque in grado di influenzare la grande circolazione,anche se   negli ultimi periodi assistiamo nonostante la sua rapida affermazione ad   alcune modifiche nel processo di UPWELLING con il continuo e consueto   sollevamento in area pacifica di masse d’acqua marina sottosuperficiale  e  dunque fredda,che sta affievolendosi con rallentamento di tale  risalita  rappresentando un segnale diverso rispetto anche agli attuali  forecast  internazionali in ambito ENSO,che potrebbero rivoluzionare  l’intero  quadro per la seconda parte invernale. Gli effetti di tale  episodio di  ENSO- ad ora comunque debole  si fara' sentire nella seconda parte dell'inverno con la neutralizzazione dei forcing specie pacifici in area WPO,e con una ripresa dell'ARTIC-OSCILLATION che nella prima fase stagionale(novembre-dicembre)avra' picchi negativi. Questa ripresa legata all'effetto contenitivo della NINA sara' collegato anche alla recente ripresa dell'AP INDEX(attivita'   solare) anche se recentemente ha riscontrato un nuovo moderato  calo,con  il vortice polare che da fine dicembre riprenderebbe vigore.  Torneremo  su tale eventualita' successivamente,ma stiamo gettando le  basi per un  coriaceo SCAND+ nel trimestre freddo,con frenata zonale e  partenza  invernale tra novembre e dicembre con alcune incursioni  medio-alte di  latitudine(non UK) in convergenza nella primissima  fase del  trimestre freddo con depressioni in ingresso dal  basso-atlantico. Poi  passeremo specie da meta’/fine dicembre ad un inverno concentrato tra adriatiche e balcani.L’assetto   configurativo attuale mostra il lento percorso identificato nei vari   step e che ci condurra’,verso un novembre dinamico dal sapore quasi   invernale.Siamo partiti da una difficile penetrazione zonale nel mese di   ottobre,favorita anche dalla dislocazione delle ssta a ridosso delle   coste europee atlantiche,favorenti una maggiore attivita’ meridiana   sterile specie al nord e tirreniche,ma le cose in terza decade tendono a   demarcare quegli ingressi atlantici innestati al precedente percorso   meridiano ed in grado,di apportare precipitazioni anche su aree fino ad   ora in ombra pluviometrica.Gettiamo le basi per un mese di novembre,improntato ad una severa fase di maltempo in molte fasi,con fase di forte raffreddamento per l’area europea centro-orientale   e settore russo.Si aprira’ la classica fase da convergenza piu’   occidentale,con strutturazione del tripolo negativo,e fasi favorevoli ad   assi delle avvezioni fredde piu’ alte,Ecco perche’ le prime fasi stagionali esporranno tra novembre e prima parte di dicembre ,le aree settentrionali ad episodi invernali.Tutto   cio’ poi evolvera’ verso quella chiusura zonale indotta  dall’accoppiata  PDO- e di AMO positiva,con blocco alle correnti  oceaniche e fase gelida  e nevosa tra seconda parte di dicembre e prima parte di gennaio specie settori adriatici esposti.Dunque ci   stiamo avviando verso un totale reversal pattern invernale,e il trend   delle prossime settimane lo andra’ ad evidenziare,con una piccola fase   di tregua tra fine prima decade e inizi della seconda,ma in relta’ da  li  in poi nonostante la discesa di un raffreddamento stratosferico  nelle  ultime settimane,lungo l’intera colonna isobarica,la troposfera   iniziera’ a produrre,i primi forti disturbi al VPT(vortice polare   troposferico),con ripresa dei forcing pacifici(azioni dinamiche della   wave1),con primi affondi freddi nell’ultima parte di novembre.

  
 
  
Il modello matematico CFS che stiamo sviluppando,mostra in accordo con il quadro teleconnettivo precedentemente esposto,quella tendenza verso un periodo sempre piu’ freddo,con arrivo della stagione invernale tra ultimi di novembre e prima parte di dicembre
  
 

PREVISIONI PER L’ITALIA:
 
  
ITALIA SETTENTRIONALE: 
Prima parte di novembre che dopo la fase perturbata   ci portera’ verso un temporaneo miglioramento tra un hp ad est ed una   specie di palude barica,con nebbie e nubi basse.Probabilmente dopo il 15 avremo un nuovo drastico peggioramento al settentrione con seguente calo termico importante attorno alla fine seconda decade,con prima intrusione artica,e calo delle nevicate alle quote medie.La terza decade poi portera’ dopo un iniziale miglioramento,una prima retrogressione fredda,con nuovo crollo termico tra fine mese e primi di dicembre con prime nevicate alle basse quote   specie tra nord-est e parte dell’Emilia.Il tutto in attesa di una   maggiore presenza anticiclonica poi a fine prima decade di dicembre.Il   periodo pre festivo’ invece sara’ contrassegnato da gelo persistente,per   un canale nord-orientale aperto,con impulsi gelidi e neve su Romagna e appennino Tosco-emiliano in alcune fasi,insieme al basso-Piemonte e Lombardia.
 
 ITALIA CENTRALE:
Dopo una lunga fase improntata ad una costante meridianita’,gradualmente le correnti oceaniche da fine ottobre guadagneranno terreno,con prime consistenti precipitazioni su versanti tirrenici e solo ad ondate su quelli adriatici,in un contesto termico costante senza eccessi sino alla prima parte del mese di novembre.Potremmo avere una fase piu’ stabile attorno alla seconda decade mensile,con ricaduta perturbata e piu’ fredda di stampo artico-marittimo dopo il 19,in un contesto ventoso a tratti perturbato,con neve appenninica dagli 800m.      Da tenere d’occhio nell’ultima parte del mese una prima spruzzata di   neve a quote collinari su settori Romagnoli,Marchigiani e Umbri(500m),a   quote alto collinari altrove.Attesa probabilmente una prima fase gelida seppure un po marginale a fine prima decade di dicembre,con neve a quote collinari su molti settori.
ITALIA MERIDIONALE: 
Dopo una lunga fase improntata ad una costante meridianita’,gradualmente le correnti oceaniche da fine ottobre guadagneranno terreno,con prime consistenti precipitazioni su versanti tirrenici e solo ad ondate su quelli adriatici e ionici ove localmente in alcune fasi saranno molto intensi,in un contesto termico costante senza eccessi sino alla prima parte del mese di novembre.Potremmo avere una fase piu’ stabile attorno alla seconda decade mensile,con ricaduta perturbata e piu’ fredda di stampo artico-marittimo dopo il 19,in   un contesto ventoso a tratti perturbato,con neve appenninica dagli   1200m.    Da tenere d’occhio nell’ultima parte del mese una fase di   forte maltempo specie aree del basso tirreno,con temporali e   graupel.Attesa probabilmente una prima fase gelida seppure un po   marginale a fine prima decade di dicembre,seppure sul meridione sara’ la   linea di demarcazione tra la risalita umida e piu’ mite,e l’aria  gelida piu’  a nord,in un contesto depressionario e perturbato.
  
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TENDENZA SUCCESSIVA
  
 
  
Probabilmente il periodo delle festivita’ e la prima parte di gennaio vedranno un’altalena tra fasi di crudo inverno,via via piu’ sbilanciate sul comparto balcanico e adriatico con,fasi altopressorie in un contesto davvero gelido.Probabilmente   una fase di stanca e pausa invernale sarebbe lecito attendersi a fine   prima decade di gennaio,in attesa di un finale mensile con tendenza a nuove fasi gelide e nevose.