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COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK:
Buoni riscontri anche nella precedente emissione,con una fase di gelo prolungato per tutta la prima parte del mese,mentre a seguire i tempi si sono accorciati per la ripresa stabile ed oceanica,il tutto in attesa che si manifestino nuovi scenari imposti da un secondo input di matrice stratosferica.
SITUAZIONE TELECONNETTIVA GENERALE:
Dal punto di vista teleconnettivo riscontriamo prima di tutto un secondo impulso warm in medio-bassa stratosfera,con ripartenza pacifica,elliticizzazione del VP troposferico,e parziale ripresa della wave atlantica.Con tale dinamica,nelle attuali corse deterministiche in affetti,viene evidenziato un canadese disposto in posizione tipica di un ago della bilancia,con aria calda pompata sui lidi scandinavi(blocco altopressorio),con aria gelida che attorno al 7-8 marzo conquistera’ l’Europa orientale e parte di quella balcanica,con propositi almeno in parte di arrivare sino al mediterranneo.Con tali propositi dunque,e’ lecito attendersi dopo la prima parte del mese di marzo,un guasto del tempo,con calo importante delle termiche e il ritorno della neve alle basse quote.Tra l’altro la situazione generale evidenzia ad ora,la neutralizzazione del fenomeno di NINA,con la ripresa della convettivita’ in alcuni settori nevralgici indo-pacifici,individuati nei forecast della MADDEN ,in alcune fase(4-5),che a seguire proporrebbero una spianata zonale,con ripresa primaverile su gran parte d’Europa,anche se i massimi altopressori sarebbero spesso piu’ ad ovest,con qualche inidia instabile ma di poco conto.A seguire appare probabile un nuovo sussulto paciifico,con parziale affondo europeo in scand-di aria fredda per un marzo che si mostrerebbe altalenante.Questo tipo di dinamica,in altalena appunto tra fasi stabili e primaverili,con bruschi ritorni di freddo gravera’ sulla primavera italiana,ma le fasi instabili non saranno quasi mai legati ad ingressi veri e propri di matrice oceanica bensi ad intrusioni meridiane.
Il modello matematico CFS che stiamo sviluppando,mostra in accordo con il quadro teleconnettivo precedentemente esposto,quella tendenza votata ad un’altalena tra fasi miti altopressorie,rotte in alcune fasi da affondi anche molto freddi di matrice scandinava.
PREVISIONI PER L'ITALIA
ITALIA SETTENTRIONALE:
Molto probabile una fase spesso instabile e fredda di stampo invernale attorno al 6-8 marzo sul settentrione con la neve che tornerebbe su alcuni settori alle basse quote, cui seguirebbe una rapida fase altopressoria,contraddistinta da tempo stabile e soleggiato attorno al 10-13,visto il ripristino zonale.La fase centrale mensile ,inizierebbe con alcuni disturbi di matrice oceanica seppure di debole entita’con nubi sparse,e locali rovesci specie settori liguri e di nord-est,mentre il quadro evolverebbe in modo deciso nella fase successiva.Potrebbero esserci in effetti le condizioni attorno al 17-19 di una forte avvenzione artica in scand-,pilotata da un blocco atlantico,e tale dinamica premierebbe le aree di nord-est(specie basso Veneto e Romagna )con neve a quote basse,venti intensi e un brusco calo termico,con le alpi specie i settori esteri che farebbero il pieno.Altrove la dinamica porterebbe effetti moderati e del tutto temporanei,in condizioni invernali ma con tempo comunque variabile.Seguirebbe la classica spanciata altopressoria attorno al 22-25,in attesa di una nuova rasoiata rapida sul nord-est attesa a fine mese.
ITALIA CENTRALE:
Molto probabile una fase spesso instabile e fredda di stampo invernale attorno al 6-8 marzo su buona parte del centro, con la neve che tornerebbe su alcuni settori alle basse quote specie collinari , cui seguirebbe una rapida fase altopressoria,contraddistinta da tempo stabile e soleggiato attorno al 10-13,visto il ripristino zonale.La fase centrale mensile ,inizierebbe con alcuni disturbi di matrice oceanica che si farebbero sentire su Lazio e Toscana seppure di debole entita’con nubi sparse,e locali rovesci ,mentre il quadro evolverebbe in modo deciso nella fase successiva.Potrebbero esserci in effetti le condizioni attorno al 17-19 di una forte avvenzione artica in scand-,pilotata da un blocco atlantico,e tale dinamica premierebbe le aree adriatiche con neve a quote basse,venti intensi e un brusco calo termico,con gli appennini di nuovo completamente ammantati di bianco.Altrove la dinamica porterebbe effetti moderati e del tutto temporanei,in condizioni invernali ma con tempo comunque variabile.Seguirebbe la classica spanciata altopressoria attorno al 22-25,in attesa di una nuova rasoiata rapida sul nord-est attesa a fine mese,in propagazione ai settori medio-adriatici.
ITALIA MERIDIONALE:
Molto probabile una fase spesso instabile e fredda di stampo invernale attorno al 6-8 marzo su buona parte del sud , con la neve che tornerebbe su alcuni settori a quote alto collinari, cui seguirebbe una rapida fase altopressoria,contraddistinta da tempo stabile e soleggiato attorno al 10-13,visto il ripristino zonale.La fase centrale mensile ,inizierebbe con alcuni disturbi di matrice oceanica che si farebbero sentire su basso tirreno seppure di debole entita’con nubi sparse,e locali rovesci ,mentre il quadro evolverebbe in modo deciso nella fase successiva.Potrebbero esserci in effetti le condizioni attorno al 17-19 di una forte avvenzione artica in scand-,pilotata da un blocco atlantico,e tale dinamica premierebbe le aree adriatiche meridionali con neve a quote collinari ,venti intensi e un brusco calo termico,con gli appennini di nuovo completamente ammantati di bianco specie dei settori adriatici e ionici.Altrove la dinamica porterebbe effetti moderati e del tutto temporanei,in condizioni invernali ma con tempo comunque variabile anche se sui settori basso-tirrenici inizialmente potrebbero averso temporali e grandinate.Seguirebbe la classica spanciata altopressoria attorno al 22-25,in attesa di una nuova rasoiata rapida sul nord-est attesa a fine mese,in propagazione ai settori adriatici.
FOCUS PRIMAVERILE “NORD-OVEST “ CON ANTICIPO SULLA PROSSIMA ESTATE
Tante domande sulla prossima stagione,di certo serve una visione di insieme e consci di essere in una fase di passaggio molto delicata,cerchiamo di approntare una prima verosimile tendenza,sui dati attuali,recepiti nelle varie emissioni su base teleconnettiva.Naturalmente come ha dimostrato la stagione invernale,spesso intervengono alcune forzanti in corso d’opera a modificare in modo sostanziale il quadro evolutivo,ma in quel momento apportare un rapido”reset”porta prontamente ad individuare la nuova strada,e dunque non mancheremo di cogliere tali segnali quando si manifestino.Il panorama analizzato nelle varie edizioni mostravano mostrano ancora delle anomalie oceaniche positive protese tra il medio atlantico e a ridosso delle coste europee.Tale situazione evidenzia una frenata e difficolta’ delle perturbazioni oceaniche a penetrare sul vecchio continente.Con tale assetto dunque abbiamo un quadro non certo roseo,anche se nelle ultime due settimane si e’ aperta una falla negativa sul basso atlantico iberico-marocchino.Tale dinamica favorirebbe alcuni strappi non proprio eclatanti,ma in grado di generare alcune convergenze,che in alcune fasi potrebbero tirare su le prime fiammate nord-africane.Con tale assetto dunque avremo una primavera senza mezze misure specie sui settori nord-occidentali.In un contesto in cui le precipitazioni spesso scarseggeranno,con alcune puntate di forti precipitazioni ma del tutto insufficienti a placare un enorme deficit idrico tipico dei pattern ENSO-.Dal punto di vista termico assistere a fasi sottomedia in altalena a forti sopramedia specie in aprile e maggio sara’ molto probabile,con alcuni affondi depressionari che di tanto in tanto potrebbero far alzare i primi sussulti caldi e stabilizzanti di matrice nord-africana.Dunque ci aspetta una primavera che potrebbe essere definita non certo come tipica mediterranea,ma piuttosto di stampo continentale e dunque piu’ estrema.I settori che soffriranno di piu’ tale situazione sono soprattutto quelli alti del nord-ovest specie di Piemonte e Lombaria.con tale quadro anche la prossima estate prenderebbe dei connotati molto dinamici,con alcune ricadute instabili specie nel mese di giugno,ma che sfocieranno in una lunga fase rovente nel periodo successivo.